TELECAMERA 1
O telecamera Master. Ha la stessa funzione che hanno le maschere dei cinema e i ginecologi : lavora dove gli altri si divertono...
E' quella che descrive il gioco e che è in onda il 70/80 % delle volte durante la partita; anche se alcuni miei colleghi di diverse nazionalità (dall'italiano al turco nessuno escluso) è convinto che sia noiosa è la inframmezzano con qualsiasi telecamera si trovino a portata di stacco.Molti operatori sono convinti che sia una telecamera facile e per quelli che "non hanno manico" , insomma gli scarsi. Errorissimo. E' la telecamera più importante e se viene lavorata male, se ne accorge anche la famigerata "casalinga di Voghera"(a proposito, sapevate che esiste un'associazione di casalinghe di Voghera?). Sopratutto se ne accorge chi vuole vedere la partita perchè avverte disturbi che vanno dal mal di mare al lancio del portacenere contro il televisore.


Il suo formato va dal classico totalone da grafica (cioè il campo più largo che può proporre che sia centrale o squintato, a piacere) all'inquadratura da tiro libero che dovrebbe essere la più stretta in condizioni di lavoro normale ( cioè se non sono esplose tutte le altre telecamere). Nel intervallo che corre tra questi due estremi la camera deve essere descrittiva, ovvero avere tutti i dieci giocatori in campo ( a meno di centro ultraquarantenne che rientra due azioni dopo o aspetta nella propria area) , facendo particolare attenzione agli angoli bassi dove spesso si annidano tiratori da 3 punti in attesa di penetra e scarica. Siccome la telecamera, stringendo leggermente l'inquadratura, rischia di perdere gli angoli in questione, occorre catechizzare bene l'operatore a riguardo per evitare che il tiro parta da fuori del televisore ( è antipatico trovarsi un giocatore sudato nel salotto ).


Un altro parametro di cui tener bene conto è l'ingombro delle grafiche, croce e delizia degli appassionati e degli addetti ai lavori. Sembra che chi le progetta pensi che la gente che guarda la televisione lo faccia solo per poter vedere le loro grafiche e quindi le fa di misura quanto meno "entusiasta". Chi ci lavora le definisce lenzuoli o lapidi a secondo della consistenza e del progetto grafico. Quando vedete che una grafica è ben fatta, cioè risponde alle necessità di chi la propone e di chi la legge, non temete : è un caso. La grafica dovrebbe contenere quello che serve : cioè i dati fini alla situazione documentata in quel momento senza impedire di vederla e possibilmente con una veste grafica accattivante. Un raro esempio di ciò è stata la grafica degli Europei del 2003 in Svezia: forse come design un pò troppo Ikea, ma dicevano quello che serviva e senza disturbare le immagini della camera 1 .