GIANLUCA 

FERCIONI

Gianluca Fercioni, nato a Milano nel 1951, suo nonno materno Spartaco Marchi, era un baritono, mentre il nonno paterno era Giovanni Tranquillo Fercioni, che fu il fondatore della rinomata Sartoria Fercioni di Milano.

Si diploma in scenografia all’Accademia di Brera, con una tesi su Lorenzo Viani,  con il massimo dei voti.

Mentre si sta diplomando viene chiamato a fare l’assistente per le  scenografie nella “Lulù” di Wedekind, regia di Patrice Chereaux  al Piccolo Teatro di Milano. Al Teatro Lirico di Milano esegue delle maschere /statue in vetroresina e disegna i costumi per la “Passione di Gesù Cristo”.  Al teatro dell’Opera di Parigi “I racconti di Hoffman” regia di Patrice Chereaux. Per il teatro popolare di Lione il “Toller” di Dorst.  Al Teatro Piccolo di Milano disegna e realizza i costumi per “Interrogatorio all’Avana”.  Partecipa alla campagna pubblicitaria per la Vichy a Parigi.

Collabora con Maria Vittoria Mussolina Bacaus,e insieme organizzano per  Harper Bazar un’happening all’Hotel de Milan. Al teatro Oberon di Roma, per la regia di Giulio Salinas, fa le scene de “Il pazzo e la monaca” di Witkiewich.

Per Rai 1 le scene e costumi di “Salomè” di  O. Wilde, regia di Marco Gagliardo.  Sempre per Rai 1 “Paura sul Mondo”. Per la televisione svizzera italiana le “Novelle” di Boccaccio.

Nel bicentenario di Wagner a Bayreuth “La tetralogia”, come primo assistente di R. Peduzzi.

“Ubu’ roi”, scene e costumi al teatro F. Parenti per la regia di Melazzi.

Sempre al Teatro F. Parenti “Gran can can” per la regia di A. R. Shammah.

Questo il suo iter nella sua prima parte di vita professionale poi:

Dopo la chiusura dell'Atelier di famiglia e la scomparsa dei suoi genitori, rimane in Versilia dove, con una salute instabile, continua a dipingere, scolpire e scrivere...