La mia storia professionale e non, raccontata alla mia maniera: cose anche serie, rigorosamente sdrammatizzate e malscritte…

Innanzitutto, cos’è un regista ? Uno con la sciarpa al collo anche d’estate (cervicale perpetua), uno che dice agli attori che fare e come (quali attori?), uno che vive in mezzo a grandi avvenimenti mondani (o in mezzo alle mondane?)…. C’è regista e regista : qui si parla di registi televisivi. Se vogliamo fare un paragone che visualizzi la differenza tra noi e chi lavora con Julia Roberts pensate al grafico pubblicitario ed al pittore…Il pittore crea, non ha limiti di strumenti e mezzi, può esprimersi totalmente attraverso il quello che decide di utilizzare.

Il grafico mette la sua inventiva e la sua capacità tecnica al servizio di qualcuno che gli chiede di sviluppare un tema, attraverso uno strumento predeterminato (leggi telecamere, annessi e sconnessi). In pratica, creiamo su ordinazione. Siamo dei salumieri dell’ immaginario che lavorano sulla realtà : 1 Kg di calcio, 3 etti di basket tagliato fine, ed un pizzico di tennis così per gradire. Io, come tanti miei colleghi, cerco nel mio piccolo (?), ( 1 metro e 81 centimetri per 90 kg di peso) di nobilitare questa compravendita.

Il mio nome è Giancarlo Fercioni , milanese di origini tosco – emiliane cresciuto per mia fortuna nell’ambiente della moda (il papà e il nonno erano sarti) e quindi di lustrini e belle donne ne ho visti tanti. Senza peraltro al tempo capirne l’importanza, data l'età…Studente molto fuori corso di architettura e mai laureato, grafico pubblicitario e "copy" negro (cioè mai apparso come firma , ma come lavoro si) comincio ad avventurarmi nel mondo delle onde Hertziane più o meno corte con la nascita delle radio private. Per più di 10 anni mi sveglio e sveglio chi mi ascoltava, con programmi demenzial-creativ-logorroic-intrattenitiv. Nel frattempo intorno al 1977 comincio ad infettarmi col virus PRTV (leggi: privata TV) collaborando come tecnico audio / grafico / antennista / conduttore /uomo delle pulizie, ad una scomparsa televisione di Castellazzo di Bollate, Tele Capo Nord, sita nell'allora triangolo delle Bermuda dei confinati malavitosi dell’ Hinterland milanese. E da lì, grazie all’esperienza maturata (!!!) è tutto un rutilare di collaborazioni retribuite e non (la seconda che ho detto, sopratutto) con tante mini e midi Televisioni dell’ epoca. Tento di entrare, grazie ad un amico di famiglia documentarista, presso Tele Nova dove, con perfetto tempismo in quel periodo stavano effettuando dei tagli al personale, rimbalzando fuori fino alla vicina piazza Wagner. Questo nel 1981.

Nell’ anno seguente partecipo a tre concorsi RAI : Tecnico di produzione, Operatore di Ripresa ed Assistente alla Regia. Risultato :Tecnico di produzione fuori allo scritto, operatore fuori alla prova pratica e , udite udite , 3° in graduatoria come assistente alla regia e qui comincia il vero lavoro :

Prima produzione DiGei Musica (era scritto proprio così) al Living di Bologna, una delle prime trasmissioni di tendenza della nuova Rai 3 gestita Tout court da Disk jockey. Seguirono tra l’82 e l’84 contratti Rai di ogni tipo e da (quasi) ogni sede. Per esempio “il Flaminio” di Pergolesi dalla sede di Napoli, la “Teresa Raquin” di Zola dalle sedi di Milano e Napoli, e così saltellando di sede in sede. Tra l’84 e l’85 contrattone con la (allora) Mondadoriana Rete4 per il mega flop “Sponsor City”, trasmissione che avrebbe dovuto contrastare “Premiatissima” (o “Risatissima”.. o qualcosaltro “..issima”) su Canale 5 e che vedeva allora ballerina quasi di fila tale Lorella Cuccarini come imitatore sui generis certo Fabio Fazio e cabarettista uno stralunato Iacchetti (anno ’84!!!).

N.d.R. da come l’ho scritto sembra merito mio, eh??Finisce la trasmissione, il contratto e subito dopo Rete 4 viene assorbita dalla Fininvest , che non mi ricordo se allora si chiamava già così o no, mah… In ogni caso io non vengo “acquisito” e vivo quasi un anno parcheggiato presso Studio One (ora si chiama Bravo Studio se non ha cambiato ancora denominazione e proprietà) dove, esternamente ho modo di dare una mano su trasmissioni quali “Drive in” , “Grand Hotel” I e II, “Risatissima” oltre che di fare conoscenza con la prima vagonata di quiz in striscia prodotti da Fatma Ruffini.

Periodo 85-86 Si rifà sentire Mamma Rai con un bel programmone (dal punto di vista della durata) stagionale itinerante. Chi non ricorda le gare tra discoteche di “Chi tiriamo in ballo” presentato da Gigi Sabani e condotto in discoteca dal “Merolone” e da Ramona Dell’Abate. Lì grazie all’amicizia e alla fiducia datami dal regista titolare Riccardo Donna, comincio ufficiosamente a muovermi nell’ambito registico.. Terminato il mega-impegno con la finale, passo armi e bagagli a Cologno Monzese City, dove comincio da assistente e me ne vado 5 anni dopo da regista. Nel frattempo passano diverse centinaia (un tanto al chilo, ricordate??) di puntate di quiz, trasmissioni , talkshow , telegiornali , differite , , dirette eccetera eccetera eccetera…

Senza togliere nulla alle persone ed alle trasmissioni che non cito voglio ricordare Il lavoro di squadra e l’amicizia con i ragazzi dello studio 5 nel periodo 87-88, Il divertimento totale delle due edizioni di “Emilio” ed “Emilio ‘90” , l’emozione dei primi eventi in diretta (Studio Aperto con i maxi-collegamenti della guerra del golfo ed un Emilio Fede scatenato). Nello stesso periodo cominciano i primi eventi sportivi, prima con il coaching di Popi Bonnici e poi solo soletto : calcio, volley, basket, boxe, golf, rugby, tennis, ecc… La prima diretta in balia di me stesso fu una partita di volley a Brescia nel Palasport S.Filippo dove a 3 minuti dall’inizio saltò il gruppo elettrogeno e cominciai la partita mentre il controllo camere ed il mixer video resettavano tutto il resettabile… Un buon battesimo! Nel 1990/1 TeleCapodistria , allora di proprietà di Silvio Berlusconi e già canale dedicato allo sport, cambia nome e diventa Tele+2 e li comincia l’avventura “criptata” poi digitale…

Per quanto dotato di squadra calcistica del cuore (che non dico, comunque) prendo la decisione, sicuramente meno popolare di altre, di dedicarmi ai miei due sport preferiti : basket e volley .

O meglio : mi specializzo in queste due discipline sino ad allora spesso trattate superficialmente, altre volte maltrattate proprio , per superficialità o semplicemente per “ignoranza” (dal verbo ignorare: non conoscere). C’è anche un altro motivo, altrettanto importante in questa scelta : in gioventù ho praticato entrambi gli sport non arrivando mai ad un livello accettabile, ma rimanendone comunque innamorato. E come per tutti gli innamorati respinti, dopo un periodo di odio, riemerge la nostalgia e il desiderio di riproporsi al proprio amore ,ed ho combinato l’utile col dilettevole : passione sportiva e lavoro anzi, il contrario

La storia di Tele+ è ormai cosa di questi giorni : Il biliardo , il calcetto , le trasmissioni sportive, il processo di Biscardi, più di 300 dirette di volley tra Campionato, Coppe, Nazionale, sulle spiagge tra i beachers e quasi 400 incontri di basket tra Mc Donald,s Open, Eurolega, Coppe varie e 4 Campionati di A1. Nonostante le mie intenzioni, ho fatto danni anche nel ricco mondo del calcio con anticipi, posticipi Champions League nonché nel campionato e mi sono divertito a dare una mano a colleghi nell’automobilismo e motori in genere. Uffa! Sembra la lista della spesa…

Tutto ciò con l’ispirazione, lo stimolo e la tolleranza della mia famiglia che continua a sopportarmi quelle (sempre troppo poche) volte che sono con loro.

Ora, (2003...) 2 anni dopo la stesura del testo precedente, mi ritrovo nello stesso posto, con una nuova denominazione (Sky Italia), e nuovi proprietari, e senza più la mia mamma che ha pensato sia più facile curare i figli e la vivacissima nipote dall'alto, dove si vede meglio e con minore fatica. Ciao mami , mi manchi....

Passano gli anni (questa nota è del marzo 2004), ma il divertimento di fare questo mestiere non passa, nonostante ci siano persone che fanno di tutto per fartela passare. Sicuramente ad aiutare tutto ciò contribuisce il ricambio di persone e idee che è il fulcro di questa attività artigianalmente industriale ed industriosa. In questa stagione stiamo sperimentando gadgets tipicamente anglo-americani (VZRT per esempio,si legge Visartì, che è un sistema di titolazione/animazione computerizzata), logica di lavoro all-news e organizzazione rivedibile. Ovvio che quest'ultima, sia inevitabile a causa della moltiplica di persone, personale e capi-personale, con relativa confusione (nata anche dalla fusione....).

Gennaio 2005, stagionissima per il basket e per me che ne ri-dirigo le riprese, anche se la fatica si fa sentire...Che siano gli anni che passano? Da giovane regista di qualche stagione fa a regista stagionato di questa annata...Come al solito quando aumenta la quantità è il soldo pro capite che diminuisce, ovvero, prima ogni partita era un evento, ora bisogna far apparire come evento partite che a volte lo sono solo per i propri tifosi...Meno male che la qualità delle squadre di quest'anno è veramente alta e questo rende più facile il tutto. Il calcio e il resto ? Chi l'ha visto...

E' passata l'estate e siamo alla vigilia dell'inizio della nuova stagione, nuovi marchingegni, vecchie strutture riproposte come nuove, e vecchi errori fatti passare per nuove verità.Il basket rivive un periodo d'oro grazie ad un campionato finito con il sottoscritto che affossava in diretta, grazie all'instant replay ,le speranze di finalissima della squadra del cuore.

Marzo 2007, c'è stata di mezzo una stagione con Milano la squadra da battere, non battuta:di più. Budget miliardario e stagione low-profile.Ma parliamo di me, visto che è una sorta di biografia: ho sorpassato i 50 e li ho festeggiati con una quattro giorni a Parigi con Nadia dove ci siamo rovinati, ma molto divertiti. Anno lavorativo allineato e coperto, come a militare... con il mio basket (a vagonate), qualche volley, rugby e calcio, nonchè rubriche, Tg e qualche extra estero e non... Qualche amico ci ha lasciati, qualcuno/a è arrivato/a e così via sino a parlare della stagione in corso dove si è inserita l'alta definizione (HD) anche per il basket ...

Settembre 2007: Gli anni passano, i figli crescono ma le aziende no... Nel senso che se un bambino mette il ditino sul fuoco, la seconda volta non lo fa più. Le aziende (e la televisione in particolare) non hanno memoria collettiva e se fanno un errore, spesso lo ripetono. Ora sta cominciando una nuova stagione e mi sono seduto sull'argine per vedere quanti cadaveri dovranno passare prima di rendersi conto che c'è qualcosa che non va....

Luglio 2011: quasi quattro anni in una riga. Ovvio che i cambiamenti siano abbondanti, sopratutto nel privato dove oltre ad invecchiare ci sono i figli che crescono e studiano ( 21 anni per Martina e secondo anno d'università). Gli acciacchi sono di default ma per ora, grazie a Dio sono quelli di routine e nel frattempo (purtroppo) qualcun altro se n'è andato lasciandoci bei ricordi e brutta solitudine. Nel professionale proseguo con le mie regie, con Sky e dalla prossima stagione senza basket, quest'anno migrato ad altri non criptati (ma più scarsi) lidi. In un certo senso anche questo è un amico che se ne va dopo 18 anni insieme. Sono cambiati capi e capetti ma il risultato non è mutato: è come aggiungere nuovi strati ad una torta credendo che ciò la faccia più buona... L'effetto il più delle volte è un pasticcio in cui il sapore non ha capo ne coda. Speriamo che chi sta in cima se ne renda conto.

Quasi quattro anni dopo (la vita scorre veloce), il trend è lo stesso, cose in più e in meno e lo stesso per amici colleghi e parenti. Da due anni è tornata l’Eurolega e il basket sembra riaffacciarsi nel palinsesto di Sky. La salute, toccando ferro, diciamo che regge, mentre l'arrivo di un nuovo pelosone rallegra casa e la vita si svolge con le sue novità: Martina laureata 110 e lode, io e famiglia cambiamo casa dopo 29 anni e la tecnologia (il buon gusto mica sempre) avanza in tv con nuovi aggeggi. … E poi? Poi si vedrà…

Agosto 2015, il lavoro prosegue anche se non si capisce come: la televisione è vittima, come tutte le aziende, della crisi e quindi deve fare i conti della serva per la spesa. Mantenere l’immagine “shining” spendendo sempre meno è un’impresa da giocolieri. La famiglia si è ormai stabilita definitivamente nella nuova casa e la routine quotidiana si è adeguata alla nuova location.

Toccati i 60, quindi scollinato il gennaio 2016: meno traumatici dei cinquanta, stranamente. Il basket è ricominciato con nuova fiducia e budget, derivato dalla perdita della Champions con relativa relocazione di soldini su altri prodotti. Due partite di campionato, L'Eurolega, L'Nba, la lega due, l'Ncaa e "Basket Room" nuova rubrica girata settimanalmente il lunedi con contorno di videomapping, belle immagini e approfondimenti sviluppati da ospiti vari...