Un pò per sovraccarico di lavoro, un pò per noia e per perdita di spettacolarità, negli ultimi anni non riuscivo più a digerire il calcio. Troppo fumo e poco arrosto, troppi soldi e quindi troppi avvoltoi a girarci attorno e la falsa convinzione (solo italiana peraltro) di essere lo sport universale, il più guardato, ammirato e importante del mondo. Per fortuna che non è così. Diciamo che le aziende e la pubblicità/soldi che da esse scaturisce, spinge in questa falsa direzione. Per fortuna che ogni tanto ci sono partite che non sprofondano nella noia e ti riconciliano con questo sport, tipo la semifinale di Coppa Italia Inter-Juve, dove una squadra apparentemente condannata dal 3 a 0 dell'andata viene quasi a ribaltare la qualificazione tramite una prestazione straordinaria. Evento sfiorato per pochi dettagli e centimetri, ma che non lascia l'amaro che normalmente queste sconfitte danno. In compenso, quasi contemporaneamente, con una formula quasi anteguerra per la pallacanestro con incontri di andata e ritorno, si gioca al Forum di Assago la seconda partita tra EA7 e i turchi del Banvit. Partita che, come succede spesso con Milano, comincia coi padroni di casa con freno a mano tirato e gli avversari che sembrano i Golden State Warriors. Tutto questo intuìto più che visto, data l'inguardabilità del prodotto televisivo messo in onda da Sportitalia, dove probabilmente regista, tecnici e tifosi interisti dovevano essere altrove, perchè quelli presenti dovevano essere distratti. Normalmente non mi permetto da addetto ai lavori di parlare male di colleghi perchè so che il problema è sempre dietro l'angolo. Il problema, non la totalità del prodotto... Dove voglio arrivare con questa nota? Che una partita di calcio, per una volta, mi ha coinvolto quasi più di una di basket e che quest'ultima è riuscita, grazie ad un maltrattamento degno della Rai anni '70 quasi a non farmela guardare.... Se non fosse stata la mia squadra del cuore, avrei abbandonato il canale, limitandomi alle statistiche on line...