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Intolleranza verso gli intolleranti

Paradosso? Contraddizione? Oppure reazione naturale?
Di questi tempi verrebbe chiamata reazione di pancia, o d'istinto. Il vero problema é che chiunque, con quello che accade, vorrebbe fare in modo che non fosse accaduto o che chi provoca questi dolori fosse messo in condizione di non farlo. Ed è una reazione comprensibile. Quello che invece mi sconvolge ulteriormente é che persone normali, impossibilitate ovviamente a fare qualcosa contro assassini e mandanti, se la prende e scarica tensioni e frustrazioni su tutto quello che non approva e condivide, anche le cose più normali. Normali discussioni condominiali, o scambi di opinioni a causa del traffico, o addirittura l'eterna querelle tra amici dei cani versus persone che non li amano o addirittura li odiano e trasmettono questo atteggiamento negativo ( leggi: virus) ai figli, creando vere e proprie faide con vittime innocentissimi cagnoloni. Inoltre l'effetto moltiplica dei social ( per l'occasione a-social), che da persone normali spesso tira fuori il peggio approfittando dell'anonimato o della possibilità di avere un palcoscenico tutto per sè. E i troll poi si sprecano: insomma da strumento d'interazione e dialogo si passa all'urlo, all'insulto e via peggiorando. E qui si vede la furbizia di chi ha imparato a gestire questo strumento in modo politico: da un lato cassa di risonanza e dall'altra affogamento nella massa delle notizie inutili di quel poco di veramente significativo che c'é. Cerchiamo di discriminare nella fuffa prodotta ad arte nei social, quello che è veramente importante e cerchiamo di non perdere la nostra umanitá per accodarci ai dis-umani, a quelli che sono talmente presi da se stessi da non considerare più gli altri.